Ultimo ostacolo che il corso del Piave deve aggirare verso est prima di distendersi placido sulla pianura Trevigiana, il colle del Montello è geologicamente conosciuto come un sollevamento tettonico (anticlinale) avvenuto durante la fase finale del Miocene, e che ha interessato strati rocciosi di conglomerati, intercalati da lenti di argille e sabbie. L'infiltrarsi in profondità delle acque piovane determina in esso vari fenomeni di tipo carsico, quali la caratteristica conformazione a doline e la presenza di numerose grotte, alcune conosciute sin da tempi remoti, che suscitano l'interesse dei vari gruppi speleologici operanti del Veneto. In particolare, sin dalla metà degli anni '60 va registrata un'intensa attività di esplorazione e ricerca da parte di appassionati locali, confluiti nel 1969 nella sezione speleologica del Gruppo Naturalistico Montelliano, sorto in quell'anno a Nervesa della Battaglia. Da allora ad oggi gli speleo del G.N.M. hanno svolto un'indagine sistematica sulla collina, scoprendo molte nuove grotte, correggendo errori ed imprecisioni di accatastamento e provvedendo alla targhettatura di tutte quello conosciute, che allo stato attuale sono poco più di 80. In queste pagine ci si propone di riassumere la storia delle esplorazioni e dello studio del "Bus del Fun", sicuramente la più importante tra le "nuove" cavità scoperte dal G.N.M. nel settore orientale della collina.