Biblioteca Geo CAI Bassano
Kamparube
di limiti, bellezze e coraggio
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Copertina del libro Kamparube
Genere: Libri
Editore: Barental Free Comics
Pagine: 60
Biblioteca: Biblioteca Geo CAI Bassano
Luogo di pubblicazione: Asiago (VI)
Anno publicazione: 2007
Note: G.S. Settecomuni - 35°anniversario della fondazione
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Indice del contenuto
Pubblicato a cura del Gruppo Speleologico Settecomuni "Kamparube" un racconto in fumetto tra storia e fantasia.

Un'antica leggenda, rivista, raccontata in fumetto e pubblicata in un libro ora disponibile nelle librerie dell'Altopiano. E' stata trovata e rispolverata a Bassano ed è poi finita, con strani percorsi nelle mani degli amici del Gruppo Speleologico 7 Comuni che hanno voluto recuperarla e farla conoscere attraverso questa pubblicazione intitolata "Kamparube... di limiti, bellezze e coraggio". I testi rielaborati da Giliano Carli sono stati rappresentati dal fumettista per passione Silvano Beggio.

Il racconto, tra storia e leggenda, di come si è formata la voragine delle danze, ovvero il Tanzerloch, si legge d'un fiato, ma è sul messaggio insito nelle parole e nei disegni che bisogna riflettere. Un messaggio che si deduce chiaro e forte dalla presentazione di Giliano Carli laddove scrive: "Viviamo in un Altopiano generoso che ha ormai acquisito la tradizione dei velux e delle tegole canadesi, ma che riesce ancora a parlarci, a donarci dopo quasi cento anni, storie, racconti, autentici "messaggi" che vengono da lontano. Come questa leggenda della voragine del Tanzerloch. Con parole semplici, ma efficaci, ci fa rivivere i momenti che precedettero la ben nota tragedia paesana e ci rivela inoltre l'esistenza, in località Holl, di un antico monastero benedettino". Recuperare la storia quindi per imparare da essa ad instaurare un rapporto armonioso e rispettoso con la natura.

Kamparube, edito dalla "Barental free Comics", nasce con la collaborazione di tanti amici: il noto musicista Giancarlo Schiaffini, che ne ha curato la prefazione, Giovanni Rigoni Schirat che si è occupato dell'impaginazione grafica e poi Chiara Stefani, Barbara Rodeghiero e Lorenzo Michele Cisola.

Stefania Longhini

 
Affascinante come una leggenda, crudele come una favola, Kamparube presenta un segno grafico che si fa vago nella distanza e poi, con pochi tratti, cattura l'occhio con la sua esattezza, descrivendo i paesaggi in lontananza e la fascinosa Guendalina nei piani più vicini. È un tratto evocativo di certi bassorilievi medievali (qual è l'epoca della narrazione) ma moderno e realista nel trattamento, sempre mantenendo il disincanto fantastico che è proprio delle favole. Stranamente, la prima impressione è olfattiva. Kamparube ci chiede: come suonano l'odore dei pini, l'erba tagliata, il vento nel bosco?
Poi, la luminosità delle scene, i contrasti d'ombre e luci, l'apparire dei dettagli ancora ci suggeriscono una traduzione sonora, suoni d'animali, suoni del lavoro dell'uomo. Squittii, pigolìi, battiti, fruscii, calpestìi, soffi e grida creano un paesaggio sonoro, noto ma sempre diverso, e indimenticabile.
Tutta la vicenda ha un andamento musicale, perché si compone di una sequenza d'accadimenti di spessore e intensità molto differenti: la quiete si alterna all'eccitazione, al movimento. La storia si dipana, infatti, partendo da una pace apparente, dalla luminosa quiete di un paesaggio di montagna. L'approssimarsi della festa porta con sé un primo elemento di complessità, che è ulteriormente amplificato dall'attesa dell'arrivo di Guendalina. Le reprimende dei frati sulla licenziosità pagana della festa e soprattutto delle danze che la celebrano, rappresentano un altro momento di tensione, di opposizione ai ritmi naturali della vita sociale della comunità. L'apice si raggiunge nel momento della danza e della catastrofe, con la sparizione di Guendalina e Yri. Da questo momento in poi, assistiamo ad un progressivo allentamento della tensione e a una ricomposizione della situazione di partenza, ma con un elemento di diversità, un elemento che aggiunge complessità: la presenza di Guendalina nel ricordo e nella contemplazione dell'ambiente circostante da parte di Eric.
Si tratta, infine, di una storia che è contenuta, quasi cullata, dall'ambiente che la produce. Lo scenario naturale e storico integra e elabora la ferita della catastrofe naturale e del dolore di Eric che ne consegue, e ricompone i frammenti nella scena composta di un bassorilievo medievale.
Giancarlo Schiaffini
Data inserimento: Domenica 25 Settembre 2011 13:52

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