27
Giugno
2011

In grotta con il CAI di Cittadella (PD)

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Quest’anno l’avventura speleologica con il CAI di Cittadella (PD) si è spostata alla bellissima Grotta del Calgeron in Valsugana (TN), nota per le sue spettacolari forme di erosione e corrosione, per le sue bellissime vaschette concrezionali ed i suoi laghi interni da attraversare in canotto.
Questa gita sociale che ha visto la collaborazione tra speleologi del Gruppo Speleologico Geo CAI Bassano e soci del CAI di Cittadella si farà sicuramente ricordare ed apprezzare forse più della precedente visita al Buso della Rana (Monte di Malo -VI-). La Grotta del Calgeron infatti presenta diversi percorsi interni semplici anche per i bambini ma che comunque mantengono sempre forte e vivo il legame tra i visitatori e le componenti roccia, acqua ed aria. E’ una grotta che si fa vivere, che ci costringe ad interagire con lei e a trovare con lei un equilibrio, un equilibrio costante con le cose essenziali di cui è costituita.
Coprendo distanze anche brevi è possibile trovarvi una varietà di ambienti sotterranei veramente grande ed è facile sorprendersi nello scoprire scenari singolari in angoli nascosti che hanno bisogno di essere considerati dalla giusta angolazione per essere visti dopo essere guardati. E’ una grotta sempre bella anche per gli speleologi ormai così abituati a visitarla… Uno scrigno che racconta una storia vecchia oltre 200 milioni di anni: l’età delle rocce entro cui la grotta si è formata. In visite come questa la competenza degli speleologi è utile per far capire a chi speleologo non è, proprio come possono essersi formati gli spettacolari ambienti della grotta e qual è la sua attività idrica o meteorologica attuale, capire quali forme di vita vi possiamo trovare all’interno… Dobbiamo fare a questo proposito un elogio agli amici del CAI di Cittadella che hanno dimostrato di essere degli acuti osservatori ed hanno saputo riconoscere delle forme e dei processi che ad alcuni di loro avevamo fatto notare l’anno scorso al Buso Della Rana. E’ stato anche bello vedere come anche chi non era mai stato in grotta, nonostante alcune difficoltà di progressione, abbia mostrato curiosità per l’ambiente cercando di capire come funziona.
Qualcuno è riuscito anche a superare l’impressione di “claustrofobia” che inizialmente provoca la vista di qualche stretto passaggio. Nella vita di tutti i giorni alcuni ambienti stretti e chiusi come gli ascensori producono in noi un senso di soffocamento, di ansia, di oppressione. Quando in grotta ci troviamo di fronte ad un passaggio un po’ angusto, tendiamo ad affrontarlo alla stessa maniera ma in grotta le cose sono diverse perché spesso ad esempio proprio nei punti più stretti maggiormente si percepiscono le correnti d’aria ipogee e non ci si sente “soffocare”. In grotta infatti c’è aria, spesso vento! Tanto vento… Inoltre in grotta ad aiutarci nei punti più difficili ci sono gli speleologi che seguono costantemente chi speleologo non è, indicandogli come superare i passaggi apparentemente difficili e facendo in modo che tutti, grandi e piccoli riescano a vedere la grotta nonostante le proprie difficoltà. Per l’esperienza vissuta domenica alla Grotta del Calgeron ringraziamo gli amici del CAI di Cittadella e… alla prossima!

Categorie: Attività didattica

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