ATTO PRIMO
Anaconda a Montebello VicentinoDa sempre, la commissione didattica del gruppo speleologico GEO CAI Bassano si è prodigata e ingegnata per promuovere e divulgare tutto ciò che concerne la speleologia, con attività rivolte anche e in special modo ai bambini.
È difficile dire quando esattamente sia nata l’idea di creare una grotta artificiale e quale mente, in particolare, abbia partorito tale progetto, perché, come si sa, nei gruppi più affiatati le cose nascono dai piccoli apporti di ciascuno,come tanti  ruscelli che convogliano in un’unica condotta di portata enorme... un’idea tira l’altra, uno inizia una frase e qualcun’altro la finisce arricchendo sempre di più la proposta originale fino al momento in cui ci si guarda negli occhi accesi da una luce particolarmente brillante e si pronuncia all’unisono: “facciamo una grotta artificiale!!!”.
Ecco, si può dire che è andata più o meno in questo modo, queste potrebbero essere le battute d’avvio dopo il “C’era una volta” della storia che ci accingiamo a  raccontare.
La prima versione della grotta artificiale è stata realizzata assemblando per complessivi 45 m di sviluppo orizzontale, capienti scatoloni di cartone, disposti in modo da riprodurre, per quanto possibile, l’ambiente buio, angusto, popolato di insetti e concrezioni tipico della grotta naturale.
Un disegno di Jessica
La fase di allestimento della struttura ci ha regalato veramente delle belle emozioni in quanto non stavamo semplicemente costruendo qualcosa in base a un progetto definito in ogni minimo particolare, tutt’altro!!! Siamo partiti da una vaga e appena abbozzata idea e mano a mano che si procedeva nella realizzazione la grotta prendeva forme e dimensioni che nessuno aveva previsto, tutto ciò si avvicinava, in qualche modo ad un’esplorazione vera e propria, nessuno sapeva cosa ci sarebbe stato dopo quello scatolone… non era difficile sentire qualcuno di noi armato di taglierino, con la fronte corrugata per l’impegno, gridare: “Tosi go catà a prosecusion”!
Il successo è stato grande, non altrettanto grande è stata la resistenza della grotta di cartone! Ma la nostra avventura non è finita con gli scatoloni sgualciti…..

ATTO SECONDO
Asilo nido di PianezzeContinuavano a pervenirci, soprattutto dalle scuole, richieste di lezioni didattiche con la defunta grotta di cartone…dovevamo pensare ad un degno successore.
Anaconda inizialmente era un progetto confuso, tante rappresentazioni diverse nella mente di ciascuno, poi piano piano, con l’aiuto concreto di tutti si arrivò alla realizzazione in tutto il suo splendore: questa volta avevamo superato noi stessi!
Il problema principale era quello di creare una struttura facilmente e velocemente montabile, che si potesse trasportare senza troppe difficoltà e la cui lunghezza arrivasse più o meno a 40 metri.
È stata realizzata una base componibile in legno, direzionabile a seconda delle esigenze ambientali, sulla quale vengono fissati dei tubi in materiale plastico che formano un tunnel di archi sui quali verrà adagiato il telo oscurante come copertura finale.
All’interno, i bambini che avranno la fortuna di visitare la grotta troveranno stalattiti,sassi, animali ipogei fra i quali non mancheranno i simpatici pipistrelli e il mitico drago delle grotte, altresì detto proteo. Saranno, inoltre, accompagnati nella loro esplorazione, da una dolce brezza e dallo scrosciare incessante dell’acqua.
Anaconda ha riscosso un notevolissimo successo e, come tutte le cose che piacciono, è stata richiesta a gran voce da molte scuole e centri ricreativi.
Un disegno di LauraDobbiamo confessare che i bambini non sono stati gli unici ad apprezzare la bellezza di questa esperienza, anche noi speleologi “veri”, sia durante le delicate fasi di realizzazione che in quelle di collaudo tecnico, ci siamo pazzamente divertiti…corre addirittura voce che qualche speleo si dedichi ormai a visitare solo grotte artificiali!!!
Un caloroso grazie va a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di Anaconda, all’interesse dimostrato dalle insegnanti che ci hanno contattato per il progetto e soprattutto all’entusiasmo dei bambini vero e unico motore trainante di questa meravigliosa esperienza.

Biblioteca Geo CAI - Alcuni titoli