StrelloIo sono STRELLO, un vecchio amico di ANGU e vivo con lui nelle grotte, spesso insieme esploriamo gallerie e pozzi che si aprono davanti a noi, ma delle nostre avventure parleremo un’altra volta.
Mi presento sono un mammifero un po’ speciale infatti appartengo, come dicono gli “scienziati” all’ordine dei Chirotteri. Non è una parola molto difficile e pensa un po’ significa mano alata. Le mie ali non sono come quelle degli uccelli, infatti riesco a volare grazie alle lunghe dita della mia mano che sono unite tra di loro da una membrana speciale. Quando apro le mie dite la membrana che si chiama Patagio si tende e fa si che io possa librarmi leggero nell’aria ed in questo modo esco ed entro dalla grotta.
Se sfiori le mie mani ti accorgerai che il patagio che tiene unite le mie dita come il tessuto di un ombrello fa con le stecche,  è morbido e delicato costituito da strati di pelle, vasi sanguigni, muscoli e nervi.
Devo avere molta cura delle mie ali se voglio assieme a te esplorare il mondo sotterraneo.
Non sono cieco anche se non vedo molto bene ma invece di portare gli occhiali come voi bambini, madre natura mi ha regalato un nuovissimo sistema di orientamento.
Io emetto, infatti, tramite la bocca o il naso, degli ultrasuoni, questi quando incontrano un ostacolo ritornano verso di me e ascoltando questo eco di ritorno grazie i miei grandi orecchi, riesco a percepire la struttura dell’ambiente che mi circonda con una precisione eccezionale, meglio di una fotografia!!!
Molti mi trovano brutto e dicono che la bellezza non è tra le mie doti ma devi ammettere che supplisco a tale mancanza con altre che l’uomo nel tempo ha studiato e che spesso sono alla base di innovazioni  e scoperte importantissime. Un esempio è questo sistema di orientamento di cui ti ho appena parlato che si chiama ecolocazione. Tale sistema è talmente utile che voi esseri umani lo applicate in molti campi ad esempio per esplorare i fondali marini….
A differenza di ANGU, io sono un dormiglione, nel periodo autunnale inizio a prepararmi per il letargo invernale. La mia principale occupazione diventa infatti cercare cibo per preparare le riserve di grasso necessarie per sopravvivere durante l’inverno, infatti io come gli orsi vado in letargo.
Nelle grotte in inverno, se mai verrai, cercami su tutti i soffitti delle gallerie, non è semplice trovarmi perché per non essere disturbato cerco luoghi dove voi umani non arrivate molto facilmente……ma se sei fortunato, ad un certo punto la tua luce potrà illuminare qualcosa che dorme a testa in giù: sono proprio io.
Il Pipistrello che riposaNon ti preoccupare sono comodissimo in questa posizione che concilia il sonno e non sono morto anche se lo sembro.
In questo periodo dell’anno per sopravvivere rallento notevolmente i battiti del mio piccolo cuoricino e la temperatura del mio corpo scende a dei valori molto bassi. Se dormo, fai piano non mi svegliare per me potrebbe essere un brusco risveglio e potrei non sopravvivere all’inverno.
Quando mi sveglio a primavera, sono un po’ indolenzito, e allora spiego le mie mani e spicco il volo, attraverso le gallerie e i meandri risalgo i pozzi e cerco la luce….ho fame e devo cercar da mangiare.
Di solito in primavera e d'estate dalle grotte esco la sera e vado a caccia di insetti di cui sono molto ghiotto. I miei cibi preferiti sono le zanzare ed i parassiti delle piante pertanto come vedi sono utile anche a te così le zanzare non ti pungeranno più e le piante su cui abitualmente ti arrampichi saranno sempre sane e belle.
Pensa che in una sola notte sono riuscito a mangiare circa 3000 zanzare e non esagero!!!!!
Siamo dei mammiferi utili all’uomo non solo per l’enorme quantità d’insetti che mangiamo ma anche per i nostri escrementi che risultano un ottimo concime per le piante.
Noi pipistrelli siamo degli ottimi genitori, quando si sta per avvicinare il momento del parto le nostre compagne si riuniscono assieme in colonie e rimangono unite fino al completo sviluppo dei piccoli. Queste colonie sono dette nursery e spesso si collocano nelle zone più calde delle grotte, perché i nostri piccoli nascono senza pelo. A volte le puoi trovare anche sotto i tetti delle abitazioni o nelle soffitte, nelle cavità degli alberi o in fessure.
I piccoli se sei fortunato, li puoi vedere tra fine giugno e inizio luglio. Generalmente una mamma ha un solo piccolo che nutre con il suo latte ed è necessario che non vengano mai disturbate perché dalla paura potrebbero abbandonare i loro cuccioli.
In Italia ci sono circa 30 specie di pipistrelli, infatti, non siamo tutti uguali tra di noi ma ci differenziamo per la forma e le dimensioni dell’orecchio.
La vita da pipistrello non è facile in questi ultimi anni abbiamo difficoltà a  trovare posti tranquilli per il letargo, per far crescere i nostri piccoli. Molte specie sono in via di estinzione, spesso la causa è dovuta all’uomo che distrugge i nostri habitat, che utilizza troppi pesticidi, che ci risveglia dal letargo………infine spesso siamo oggetto di persecuzione e veniamo uccisi …forse per paura?
Noi non facciamo male a nessuno, non mordiamo sul collo per succhiare il sangue, non facciamo la pipì sulla testa della gente e spesso abbiamo più paura di te e vogliamo solo tornare a casa velocemente per sentirci al sicuro.
Questa è la mia vita ed ora un po’ la conosci anche tu…ora piccolo cucciolo d’uomo devo io conoscere te così potremo rispettarci l’un con l’altro e vivere felici mille avventure.

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