Un giorno di gennaio, un gruppo di speleologi del C.A.I. di Bassano, partirono per un’escursione nei pressi della Valsugana alla ricerca di una grotta dove si nasconde una perla misteriosa: la “Perla della Grotta”:
In una precedente escursione in un luogo vicino a Primolano, trovarono una mappa molto antica in cui era rappresentato il sentiero che conduceva alla caverna dove si nascondeva questa perla: Una leggenda narra che nelle cavità vi abitino degli esseri molto piccoli: gli gnomi. Questi omini bene organizzati, anno trasformato la grotta in un luogo accogliente; un solo problema li assilla: le continue frane!

Gli speleologi arrivarono all’entrata della cavità: un brivido attraversò la loro schiena: Facendosi coraggio si inoltrarono uno per uno nella piccola cavità. Era tutto buio: Luigi accese la torcia fissata sopra il casco. Uno stormo di pipistrelli li investì.
Passato lo spavento, procedettero alla loro esplorazione e ricerca nella grotta: Nella cavità osservarono molti insetti: cavallette, grilli, ragni, farfalle, ecc. Ad un certo punto incontrarono un bivio: un cunicolo conduceva ad una trappola, mentre l’altro portava alla città degli gnomi.
Il gruppo si diresse verso sinistra, la cui strada portava alla cittadina di quei piccoli esseri. La strada non finiva più. All’improvviso scorsero un leggero bagliore: erano le lampade ad olio. Avanzarono silenziosamente verso lo sbocco. Gli gnomi, sentendoli arrivare, si lasciarono prendere dal panico:”Chi sarà mai?” disse Bano il guardiano. “Che cosa succede?” disse Indano il sindaco. “Sarà un gruppo di speleologi” disse Salvatore l’esploratore.
Appena sentita quella frase gli gnomi gridarono di paura. Gli speleologi erano entrati. Gli esploratori dissero:”Chi abita in questa piccola città?” “Gli gnomi” rispose Caio il macellaio “Che cosa state cercando?”. Bruno, il capo gruppo esclamò: “Stiamo cercando la Perla della Grotta!” A quelle parole gli omini scoppiarono in una fragorosa risata. Bruno chiese perché ridessero così tanto.
Faggio, il saggio, rispose che nessuno era riuscito ad avventurasi dove si nasconde la perla. Però il gruppetto era simpatico agli gnomi che decisero di aiutarli nell’impresa. Così si incamminarono verso la grande avventura.
Ad un certo punto, incontrando di nuovo un bivio:”Per di qua” disse Salvatore l’esploratore “Ma bisogna fare attenzione perché il territorio è disseminato di trappole”.

Intrapresero la via con cautela ma Luigi per sbaglio azionò una trappola:alcune stalattiti precipitarono dal soffitto, poi delle lance gli sbarrarono la strada e così via.
Superata l’ennesima trappola trovarono una cavità in cui si trovava la tanto agognata perla. Con molta difficoltà riuscirono a ritornare alla Città degli Gnomi insieme al loro tanto desiderato tesoro. In segno di riconoscenza gli esploratori promisero agli gnomi che li avrebbero aiutati a sistemare la loro residenza.
Così fu e questa esperienza non la dimenticarono mai.
Gregorio, Rachele, Alvise

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