13
Gennaio
2012

Buso delle Anguane... pensieri

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Quando torno al Buso delle Anguane a Crosara di Marostica, mi sembra di riconoscervi ogni volta qualcosa che renda questa grotta più importante, qualcosa per cui valga davvero la pena di averci dedicato tanto tempo e tante uscite. Non è solo romanticismo esplorativo; se la si guarda dal punto di vista idrogeologico, importante deve esserlo stato davvero. Lo si legge chiaramente nelle sue morfologie interne, testimoni del passaggio di ingenti masse d'acqua. Quell'antico torrente sotterraneo ora mormora solo nelle menti degli esploratori che sognano nuovi inesplorati spazi a misura d'uomo oltre i limiti conosciuti della grotta. Mentre fuori il gelo suggella di silenzio una bellissima notte stellata, là oltre il nero ingresso della grotta, al di là di un torrentello anch'esso silenzioso, nel cuore di quella roccia morta, vive forte l'emozione e l'immaginazione di chi vuole sapere, di chi vuole vedere cosa c'è oltre. Ci pensavo giusto l'altra notte, camminando sull'erba gelata, nel breve tragitto che ci riportava alle macchine dopo l'ultima esplorazione. Che fantastico contrasto quel silenzio e il ronzio che c'era nella mia/nostra (?) testa. Cosa c'è oltre l'ultimo punto di grotta in cui siamo arrivati? Quali scenari è lecito immaginare? Dove fermarsi con i sogni per non rimanere poi delusi? E' lenta l'esplorazione di questa grotta, è lento il progredire oltre i limiti cartografati nell'ormai lontano 1987 e superare i 470 metri di sviluppo scoperti all'epoca nell'arco di un solo anno. Allora il Buso delle Anguane era la prima grotta esplorata dal neonato Gruppo Geo; fu un banco di prova che richiese tante energie ed avventure, compresa quella di rientrare a casa un giorno con una costola rotta nel tentativo di scendere uno dei tre pozzi interni che ancora oggi, date le sue ridotte dimensioni, risulta inesplorato. L'altra sera siamo andati avanti solo di un paio di metri nella stretta “fessura terminale”; poco sì ma siamo riusciti a vedere cosa si cela oltre la curva del meandro: la grotta continua e la corrente d'aria che ci arriva in faccia guardando verso l'ignoto ci fa sognare straordinari scenari.

Categorie: Attività di Campagna

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