Rilievo del Buso delle Anguane C.R.1Per i fondatori del G.S. GEO-CAI Bassano la scoperta del "Buso delle Anguane" ha portato ad una vera e propria svolta nell'impostazione della normale attività speleologica interna. Fino a quel moménto infatti i componenti del gruppi si dedicavano soprattutto all'attività' speleo turistica che da allora ha lasciato il posto ad attività quasi esclusivamente esplorativa. Era il 1986 e le nostre esperienze esplorative erano inesistenti, quindi la scoperta di questa cavità oltre che avvicinare al Gruppo molti giovani e volenterosi neofiti, costituiva una valida palestra per indirizzarci verso i vari valori che contraddistinguono ]'attivita' speleologica. L'effetto che noi proviamo per questa cavità ci fa trascurare le particolarità che la fanno collocare per sviluppo e morfologia tra le grotte più importanti della pedemontana dell' Altopiano di Asiago.
Rilievo della Grotta UrodCronaca di un ripristino ambientale.
Per il G. S. Geo CAI Bassano, la scoperta ed esplorazione di questa interessante cavità ha rappresentato un importante momento di riflessione verso un particolare fenomeno, quello dell'inquinamento ipogeo, che sempre più spesso viene registrato da chi come noi, impiega il suo tempo libero per lo studio dei fenomeni carsici e delle grotte.
L'ingresso della grotta Urod (che deve il suo nome ad un bell'esemplare di Salamandra pezzata rinvenuta nei pressi dell'imbocco della cavità) viene localizzato da alcuni soci del G. S. Geo CAI, grazie alla segnalazione del sig. Giuseppe Dalla Zuanna di Borso del Grappa nella primavera del '93. Viene ben presto organizzata un'uscita con il compito di effettuare un primo sopraluogo
Abisso HelixA Romano d'Ezzelino si imbocca la S.S.Cadoma che porta a Cima Grappa. Giunti alla località "Osteria del Campo" (1020 mt.slm), si prosegue per circa 1,5 Km. e si gira a destra prendendo la strada sterrata che si trova su una curva a sinistra. La strada, nuovamente asfaltata, scende verso le località "Oret", "Casara Pianare" e la "Valla dei Lebi" di Borso del Grappa. Incontrata la tabella indicante "Malga Possano" si prosegue sempre per la stessa strada per altri 250 mt. circa; qui scrutando il lato sinistro della strada si individua lo stretto ingresso dell'Abisso Helix", scoperto dal G.S. Geo CAI Bassano nel marzo del 1991. 
L'Abisso Helix, che inizialmente era stato chiamato "Bus del Scius" è stato  trovato una mattina da una piccola comitiva di nostri soci che passeggiavano lungo quel tratto di 
Abisso GulliverDomenica 29 novembre 1992, un gruppo di speleologi del Gruppo Speleologico Geo CAI Bassano, muove alla volta del Massiccio del Grappa. Il loro intento e quello di esplorare uno stretto cunicolo soffiante, individuato nel marzo '91 nei versanti nord-occidentali dei Colli Vecchi. Tale zona è vicina a Casara "Coloni n", posta a 1292 metri di quota, nel territorio comunale di Borso del Grappa. Dopo la classica sosta per il cappuccino all'Albergo Miravalle di Campo Solagna, ci dirigiamo verso la nostra meta, con la speranza di scoprire qualcosa di esplorativamente interessante. Raggiunto il "presunto" ingresso della cavità, ({mosmap lightbox='1'|lbxwidth='600px'|lbxheight='600px'|lat='45.852278'|lon='11.771083'|show='0'|align='none'}) constatiamo che da essa esce una potente corrente d'aria, indizio palese, che sicuramente, nelle viscere della montagna potessero esistere vasti ambienti sotterranei. Un celere e facile accesso a questi ipotetici ambienti non ci pareva purtroppo realizzabile,
Abisso SpaurassoCampo estivo 1993: Andrea, Paolo e Remo stanno andando a rilevare delle grottine nelle vicinanze di Cima Grappa ed incappano in un buchetto largo mezzo metro e profondo otto ({mosmap lightbox='1'|lbxwidth='600px'|lbxheight='600px'|lat='45.880333'|lon='11.801778'|show='0'|align='none'}). Non ci sono sigle di nessun genere e tanto meno tasselli per i moschettoni e quindi se ne deduce che si tratti di una nuova grotta anche se sembra strano in un posto così accessibile e vicina al sentiero. Passano la giornata a rilevare le grotte che avevano in programma e la sera al campo controlliamo il Catasto Regionale e vediamo che in quella zona non ci sono grotte rilevate, quindi decidiamo di tornare la sera stessa a siglare la grotta e darci una sbirciatina dentro. Paolo, dopo aver fissato gli spit di partenza, è il primo a scendere seguito da Andrea e Remo. Dopo una mezz'oretta, quando sono fuori, ci raccontano di un meandro stretto all'inizio che poi si allarga andando in una saletta di crollo, dove

Biblioteca Geo CAI - Alcuni titoli