01
Dicembre
2011

Un’altra “Sinkhole” si è aperta sui Colli Alti

La voragine carsica è venuta alla luce tra i pascoli vicentini del Monte Grappa. Gli speleologi del GEO CAI di Bassano impegnati nel suo studio e nell’esplorazione delle sue ramificazioni.

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“Sinkhole”, questo il termine tecnico usato dai Geologi per identificare questi fenomeni naturali. Si tratta di cavità del sottosuolo (il termine Sinkhole tradotto letteralmente significa “buco sprofondato”) formatesi per infiltrazioni e scorrimento di acque sotterranee. Grandiose “sinkhole” si sono aperte negli ultimi anni in Guatemala ed in Messico e le foto dei loro paurosi ingressi hanno fatto il giro del mondo. Anche da noi, sulle nostre montagne di natura calcarea, il carsismo può dare origine a eventi naturali simili a quelli dell’America latina. E’ il caso del “Spilonciòn de Joani”, venuto alla luce “dal giorno alla notte” sui versanti meridionali dei “Colli Alti”, sul Grappa Vicentino. Si tratta di una spettacolare voragine carsica. Una squadra di Speleologi del GEO CAI Bassano, composta da Riccardo Cantele, Massimo Morlin, Mauro Peruzzo e Gianpaolo Scalettari, è stata impegnata in un accurato sopralluogo alla nuova grotta. Il terreno argilloso, dello spessore di ben otto metri è letteralmente stato inghiottito nel sottosuolo dando origine ad un pozzo verticale del diametro di tre metri”. In fondo alla verticale l’attenzione della squadra si è subito concentrata su di uno stretto passaggio tra la roccia che ha condotto ad un ampio vano sotterraneo alto più di dieci metri. Al GEO CAI siamo convinti che la grotta possa continuare a svilupparsi ancora molto in profondità, verso il cuore della montagna. Già nel 1996 il nostro gruppo ha esplorato una profonda cavità verticale, la “Spelonca Alvise”, venuta alla luci sui pendii meridionali del Col Fenilòn, sempre sui Colli Alti. Una motofalciatrice condotta da un malghese, in un assolato pomeriggio agostano, sprofondò all’improvviso con una ruota nel terreno, rimanendo per fortuna incastrata nella spessa cotica erbosa, sotto di essa un ampio e pauroso pozzo di quasi venti metri di profondità. Dopo poche ore una squadra di speleologi del GEO CAI Bassano impegnata in quegli stessi giorni in un campo estivo di ricerca sul Grappa, era già operativa sul “Fenilòn” per la messa in sicurezza dell’ingresso e per la successiva discesa della voragine.

Categorie: Attività di Campagna

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