Cave arte e cultura Studi e ricerche sulla calcarenite, dalla cava al suo utilizzo nelle fabbriche del territorio palermitano e isolano in genere. |
Genere:
Atti
Autore:
AA.VV.
Editore: Istituto statale d'arte di Palermo
Pagine: 96
Biblioteca: Biblioteca Geo CAI Bassano
Luogo di pubblicazione: Palermo
Anno publicazione: 2004
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Indice del contenuto
Scritto da Salvatore Sammataro
Atti del progetto "Cave -Arte e Cultura" e relazioni degli specialisti presenti pure al 4° Corso Naz. di Specializzazione su Cavità Artificiali della Scuola Nazionale di Speleologia
C.A.I. organizzato dalla Sezione di Palermo del Club Alpino Italiano (Favignana 28 -30 maggio 2004).
Indagini condotte dagli allievi di 4° e 5° anno sez. Decorazione Plastica dell'Istituto Statale d'Arte di Palermo guidati dal docente di Progettazione Dec. Plastica e dagli istruttori del Gruppo Speleologico della locale Sezione del Club Alpino Italiano comparate ad altri studi e realtà isolane.
I saggi e le immagini, rappresentano alcuni dei più importanti complessi ipogei scavati dall'uomo ed ancora esistenti nel territorio palermitano e isolano in genere, come pure, il prezioso prodotto artistico ricavato grazie alla formidabile specializzazione dei maestri intagliatori antichi e moderni. Essi dimostrano, come in un periodo non tanto lontano, in Sicilia fioriva una coltivazione di materiale lapideo con sistema di cavatura a pozzi e gallerie. Tale sistema permetteva il prelievo del materiale sotterraneo senza stravolgere il paesaggio superficiale, ma tante volte a scapito della sicurezza dei cavatori. Successivamente il prelievo è proseguito con attrezzi meccanici di sistema ormai industriale ancora in galleria, ed in seguito a trincea od a cielo aperto ove però, l'operatività dell'uomo riusciva a stravolgere la situazione litologica superficiale sfruttando in seguito le depressioni residuate per impiantare agrumeti e giardini lussureggianti.
Gli ambienti sotterranei ricavati, non tutti liberi da materiale di scarto accantonato, nella seconda metà del Xxo secolo talvolta sono stati sfruttati per la realizzazione di cisterne, fosse della neve e magazzini sotterranei, ed ancora utilizzati per la coltivazione intensiva di funghi, la concia delle pelli, ed in qualche caso attraverso alcune modifiche, per la cottura delle rocce e la produzione di gesso e calce.
Dell'utilizzo del materiale cavato nei diversi secoli di sfruttamento dei depositi calcarenitici, sono un esempio quasi la totalità delle costruzioni architettoniche degli insediamenti paesaggistici dei litorali siciliani, come pure tante opere scultoree decorative che adornano gli stessi edifici. Esempi prodotti da maestranze formatesi negli ambienti dei cavatori o negli istituti di cultura artistica che ancora oggi stimolano la fantasia.
La pubblicazione di questi atti, prevista dal progetto, vuole essere il contributo che l'Istituto d'Arte, gli Speleologi della Sezione del Club Alpino Italiano di Palermo e gli Studiosi di questi interessanti ipogei offrono al patrimonio culturale della ricerca come stimolo per una sistematica e più approfondita ricerca e rivalutazione anche di questo bene ambientale.
Salvatore Sammataro
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Data inserimento: Lunedì 07 Marzo 2011 13:44
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