14
Maggio
2013

BINTLOCH

Una nuova punta esplorativa conferma le grandi potenzialità esplorative della grotta

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Oggi siamo riusciti a liberarci da impegni di lavoro e siamo saliti al Bintloch. Siamo in quattro, agguerriti e attrezzatissimi. Abbiamo tre trapani con quasi 10 batterie di dotazione. Una buona potenza di fuoco. Io e Francesco saliamo con un paio d'ore di anticipo ad allargare in maniera definitiva l'imbocco del secondo pozzo. Quando arriviamo nella sala che precede il P5 sentiamo arrivare Buba (Maurizio Mottin) e Valentina. Saluti e baci e subito al lavoro. Buba e Vale attrezzano in P5 "da corso" mentre io e Francesco andiamo avanti e diamo l'ultima allargatina con "mazza e punta" al meandro che precede il bellissimo P30 (Pozzo Ponte Vecchio). La disostruzione è perfetta. Valentina ci supera e assistita da Buba perfeziona l'armo del "Ponte Vecchio" approntando un deviatore. Ora l'armo è a posto e così tutti e quattro raggiungiamo l'attuale fondo del Bintloch a - 65. Cinque ore di scavo e riusciamo a progredire nel meandro che Moreno, Francesco ed io avevamo iniziato ad allargare nel corso dell'ultima uscita a Gennaio 2013. La Strettoia della Rana e alle nostre spalle. Francesco passa seguito dal resto della squadra. Scopriamo un nuovo vasto camino molto concrezionato alto una ventina di metri. Alla base del camino spostiamo manualmente una frana che occlude la prosecuzione della grotta, rappresentata da un nuovo meandro attivo che sembra non aver bisogno di allargamenti. Cinque metri avanti il pavimento del meandro sparisce nel buio. Non riusciamo a lanciare alcun sasso rivelatore. La prossima volta basterà togliere di mezzo alcuni massi e si potrà procedere con l'esplorazione. Aria ancora molto forte, in aumento: provenienza "emisfero sud". La grotta mantiene ancora alla grande  le sue promesse. Il giorno seguente al lavoro in negozio ritiro gli ski noleggiati ad un signore da Enego (che culo) che si rivela essere "udite udite" il proprietario del bellissimo bosco ove si apre il nostro Bintloch. Tipo molto interessato e disponibile. Ci mette addirittura a disposizione un prato vicino alla grotta per eventuali accampamenti estivi. Cosa vogliamo di più dalla nostra vita speleologica? Un Lucano non di sicuro, meglio un Kranebet. Alla prossima
 
Ciao da Kele

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Categorie: Attività di Campagna

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