01
Dicembre
2011

Spaurasso Spaurassetto

Si continua a sognare

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Quando nel 1993 alcuni speleologi del Geo trovarono il pozzetto d’ingresso dell’Abisso Spaurasso in zona Cima Grappa non si aspettavano di certo che esso li avrebbe condotti per un maestoso meandro lungo quasi 200 metri e che lo stesso li avrebbe poi portati sull’orlo della prima verticale della grotta: l’Uh Posso, 35 m di profondità. Avevano trovato una via che nel giro di qualche anno ci avrebbe fatto raggiungere i - 600 metri di profondità nel cuore del Monte Grappa (TV). Fu una scoperta entusiasmante ma non fu l’unica. Durante le prime operazioni di rilievo topografico della grotta, proprio nel meandro iniziale, chiamato La Lunga Via del Silenzio, ci si accorse dell’esistenza di una diramazione laterale, nascosta da alcuni massi che erano crollati proprio in prossimità del suo ingresso. Si trattava di un meandro dalle bellissime morfologie di erosione/corrosione che venne percorso per circa 60 metri prima di farci arrestare davanti ad un deposito di frana che ancora oggi continua ad essere un ostacolo insuperato. Alcune osservazioni fanno pensare che questo meandro possa essere addirittura la via per un sistema sotterraneo maggiore di quello che oggi, con le sue grandi verticali, rappresenta l’Abisso Spaurasso. Forse si tratta di una via più antica di quella che conduce attualmente ai pozzi e sarà interessante vedere come anche là i processi carsici e tettonici avranno dato vita a forme ricche di fascino. Questo meandro venne chiamato Spaurassetto ed ogni tanto vi torniamo per tentare di superare la frana terminale e vedere cosa c’è oltre. Siamo tornati anche qualche giorno fa in 3, con me anche Maurizio Mottin e Justyna Dziemiańczyk. Ogni volta l’obiettivo sembra più vicino, chissà? Chissà quando passeremo oltre e cosa troveremo al di là? Per ora non ci rimane che sognare.

Categorie: Attività di Campagna

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